Il PKK curdo ammetta di collaborare con l’imperialismo nordamericano!

curdi_usaIn un intervista con il giornale austriaco di tendenza liberale (Der Standard, 2 novembre), Cemil Bayik, co-fondatore del PKK e uno dei capi di questa organizzazione terroristica ammette francamente che il suo partito ha puntato il suo destino sul patrocinio di Washington. Alla domanda del giornalista Michael Völker relativa alla collaborazione degli USA con il PKK/YPG, il vice di Abdullah Öcalan risponde: “Si, gli americani ci hanno fornito anche delle armi”. Basandosi a quanto pare sui suoi eccellenti rapporti coll’Occidente, arriva alla conclusione: “Per gli americani e l’Europa la Turchia è diventata un peso.” Bayik utilizza l’intervista per celebrare un’immagine ormai conosciuta: “Attorno a Kobanê si sta formando un nuovo movimento di libertà, i curdi si riuniscono dietro di questa città. La loro resistenza ha un influsso anche sull’opinione pubblica e la comunità internazionale”, per poi arrivare all’effetto finale: “Siamo arrivati al punto in cui è un’esigenza che le cose si muovano.

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